La Procura di Agrigento guidata da Luigi Patronaggio ha aperto un fascicolo d’inchiesta, al momento a carico di ignoti, sull’ormai nota vicenda del trattamento sanitario obbligatorio eseguito nei confronti di Dario Musso, 32 anni originario di Ravanusa, lo scorso 2 maggio. La Procura di Agrigento ha delegato le indagini ai carabinieri della locale stazione.
Il Tso, come si diceva, è stato disposto dal sindaco Carmelo D’Angelo ed eseguito dal personale medico dopo che Musso fu fermato dagli agenti della Polizia Locale in seguito ad un suo video postato sui social dove con un megafono affermava che “il coronavirus non esistesse” per le vie della città. Proprio questa mattina il garante nazionale delle persone private della liberta’, ha chiesto una relazione d’informazione al sindaco e alle autorita’ sanitarie, relativamente alle modalita’ di attuazione e al successivo sviluppo di tale trattamento.
“Le immagini – dice una nota del garante – delineano una situazione quantomeno irrituale, essendo stata la persona atterrata prona sull’asfalto dagli agenti intervenuti, poi ammanettata e sedata in loco con una iniezione farmacologica”.