martedì, Maggio 5, 2020
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Ravanusa (Ag): “Nessun sindaco sceriffo, nessun TSO d’opinione”

ravanusa

Nessun “sindaco sceriffo” a Ravanusa, ma un sindaco che ha esercitato la pripria funzione di autorità sanitaria seguendo la normativa vigente. Nessun abuso da parte dei carabinieri, intervenuti a supporto dei Vigili Urbani.

Gli italiani sono senza dubbio rimasti molto sorpresi quando si è letto su alcuni organi d’informazione e su alcuni social di ciò che è accaduto a Ravanusa, cittadina della Sicilia della provincia di Agrigento: “Giornalisti zitti sull’uomo di Ravanusa arrestato e sedato per un’opinione”, ed ancora, in un altro articolo: “Chi è il sindaco sceriffo che ha autorizzato un TSO da opinione”.


Affermazioni e titoli che in questo momento di particolare tensione nazionale per via della “forzata consegna” che i cittadini stanno subendo per superare la crisi sanitaria, potrebbero destare preoccupazioni
circa eventuali abusi.


Piuttosto scettici su ciò che si era letto e incuriositi dal video che imperversano sui social, in relazione ai quali, tra l’altro, si notano
3 persone in camice bianco che entrano in azione dopo che i carabinieri bloccavano il fermato, abbiamo voluto approfondire.

Da un’errata informazione, certamente involontaria, spesso possono nascere errate interpretazioni che potrebbero sottoporre ad una distorta luce persone e organismi istituzionali.

Un paio di telefonate ad amici e conoscenti abitanti a Ravanusa, ci hanno dato già l’idea che i fatti in questione potevano essere stati travisati, forse anche in base ad una mancanza di approfondimento.

Questa la vicenda: la persona sottoposta all’intervento in oggetto risulterebbe non nuova a certe particolari iniziative, tanto che, qualche
sera prima, ad un normale controllo dei Carabinieri, si era rifiutata di fornire il documento di riconoscimento e per di più lo aveva distrutto dandogli fuoco mentre si trovava all’interno della propria autovettura, mettendo anche a rischio la propria incolumità.

Un video pubblicato dallo stesso soggetto riprende la scena ed il dialogo con i tutori dell’ordine, dando conferma dell’accaduto.

Non possiamo essere a conoscenza dei dettagli ed in ogni caso non è corretto dirsi in grado di rlevare quale sia stata la motivazione che ha indotto il medico, cui spetta la segnalazione, a far intervenire il sindaco Carmelo D’Angelo nella propria funzione di Autorità Sanitaria, il quale ha richiesto il supporto dei Vigili Urbani e dei Carabinieri
per far si che i sanitari potessero predisporre quello che la normativa li autorizza a fare a tutela della persona e della salute.

Potrebbe risultare quindi marginale il fatto che il soggetto in questione percorresse il paese con un megafono per convincere gli abitanti a non credere all’esistenza del virus, fattore che forse ha indotto qualcuno ad ipotizzare un trattamento TSO da opinione.

Di fatto quindi il Sindaco Carmelo D’Angelo, che ringraziamo per la tempestiva risposta alla nostra richiesta di chiarimenti, non ha fatto altro che compiere il proprio dovere di primo cittadino di Ravanusa,
ottemperando alla propria funzione nel pieno rispetto della normativa vigente.

Allo stesso modo ringraziamo il Comando dei Carabinieri di Licata, da cui dipende la Stazione dei Carabinieri di Ravanusa che è intervenuta, che ci ha confermato il fatto che l’intervento è stato compiuto nella modalità prevista ed a supporto dei Vigili Urbani.

Il nostro intento è solo quello di fornire una corretta trascrizione ei fatti, nella speranza che il caso possa rimanere circoscritto e che il soggetto, sicuramente bisognoso delle cure dovute, possa ritrovare la propria serenità ed il proprio equilibrio lontano dai riflettori mediatici.


Ettore Lembo

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Redazione
Lucia Mosca è giornalista iscritta all'albo. Dal 1994 al 2015 ha collaborato regolarmente con riviste e quotidiani tra i quali Il Messaggero, Il Resto del Carlino, La Stampa di Torino per la cronaca nazionale. Nel 2009 è direttore del quotidiano teramano in edicola Il Giornale24ore, su Teramo e provincia. Ora direttore della testata giornalistica on line la-notizia.net

One thought on “Ravanusa (Ag): “Nessun sindaco sceriffo, nessun TSO d’opinione”

  1. Non avete smentito l’essenziale.
    Se veramente questo cittadino dissidente, che in un suo video pubblico risulta evidentemente lucido, avesse violato la legge avrebbe dovuto essere multato o al massimo arrestato per subire poi un giusto processo, ma non assoggettato al TSO come in URSS e in altri regimi totalitari.
    Inoltre anche a prescindere dal fatto che il cittadino in questione abbia ricevuto o no diagnosi psichiatriche precedenti, o abbia fatto proteste simili in passato, i video disponibili su Internet portano a pensare che questo sia stato un TSO di opinione perché risulta avvenuto subito dopo una protesta politica pubblica del cittadino in questione.

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